Situazioni imbarazzanti
"E adesso? Adesso cosa facciamo? Lo sai che siamo nella merda, vero?". Lo guarda negli occhi, sgranando i suoi, sapendo che la sua è una domanda retorica: sono nella merda. Ma sembra che lui non se ne voglia rendere conto. E' pallido, ha la bocca tesa, non sa dove mettere le mani, ma nonostante l'evidenza tiene il tono di voce sempre fisso sul sol, monocorde ed impassibile. "Non siamo nella merda, non siamo disperati come sembra, bisogna solo prendere atto che come partito non siamo compatti, è un dato di fatto, ma che ce la possiamo fa-" "Non-dire-cazzate-per-piacere", scandisce, braccia larga sul tavolo, volto proteso in avanti, quasi volesse cogliere qualsiasi movimento delle rughe d'espressione del volto di quella che sembra l'ultima persona convinta che il Partito sia ancora in gioco. "Il Partito è finito, così com'è non vale più niente! Te ne rendi conto o no?! Io lo so che te ne rendi conto, ed è quello più che tutto il re