Le sei di domenica mattina
Cambia prima l'orario che le cattive abitudini. "Siamo solo noi, che andiamo a letto la mattina presto, e ci svegliamo con il mal di testa" Stamattina erano le sei, e l'unico indizio che ho avuto a disposizione per intuire l'orario è stato il cielo che da nero e buio come la stanza si era fatto, senza avvertire nessuno, blu: sempre scuro, ma quel blu che sta lì a dirti "Ma ti rendi conto di che ore sono?!". Il cielo, certe mattine, ti redarguisce solo cambiando colore: come solo una moglie in un matrimonio ventennale può fare, cambiando però colore del volto. Sottovoce, tutto sottovoce, come a far finta di non essere lì, al buio, a rivestirci. Ci metti due passi - uno prima e uno dopo lo stipite della porta - per focalizzare meglio qualcosa di particolarmente surreale. Il cielo, blu in schiarita, è coperto solo fino a metà. Come fosse stato colorato da uno scolaro elementare non particolarmente capace a colorare. Un quarto, quello in alto, blu, tr...